Come scegliere il divano ad angolo

Il divano ad angolo è un elemento di design che unisce la comodità e la praticità senza l’ingombro eccessivo della superficie calpestabile. Infatti a differenza di come si possa pensare, questa particolare configurazione dona al divano delle caratteristiche votate alla salvaguardia dello spazio all’interno della stanza. L’angolo del divano può coincidere con lo spigolo della parete o fungere da delimitatore di un micro ambiente in uno spazio più ampio. Questa fattispecie è molto comune negli open space o nei soggiorni molto grandi.

Oltre a questa premessa iniziale c’è da dire che le soluzioni sul mercato relative a questo particolare prodotto sono pressoché infinite. La scelta ideale, quindi, potrebbe essere più problematica del previsto. Questo in considerazione del fatto che una miriade di tessuti, forme e colori differenti invaderanno le nostre già fragili convinzioni iniziali.

Vediamo insieme qualche pratico consiglio per orientare al meglio le nostre decisioni di acquisto con più cognizione e consapevolezza:

Misurare lo spazio disponibile

Prima di effettuare una ricognizione nei vari esercizi commerciali che si occupano di offrire articoli di questo tipo è necessario misurare con cura lo spazio disponibile. La speciale configurazione del divano ad angolo, infatti, permette una serie di possibilità in merito alla sua disposizione nell’ambiente. In questo frangente è essenziale usare la fantasia, spostare il mobilio già presente, riconfigurare lo spazio a proprio piacimento, tenendo a mente quelle che sono le funzioni d’uso del divano ad angolo e il suo significato pratico e simbolico all’interno della nostra living room. Valorizzare la disposizione di questo articolo d’arredo consiste, molto banalmente, nell’esaltare le sue finalità, ovvero la creazione di uno spazio comodo e confortevole, in una dimensione esteticamente gradevole all’occhio e uniforme al design generale del soggiorno.

Attenzione ai materiali

Una volta scelta la posizione del nostro divano ad angolo, il prossimo passaggio è la selezione dei vari materiali di cui esso è costituito. Questo tipo di fase è caratterizzato da una corretta definizione di quelle che sono le nostre necessità e l’ampiezza del budget a disposizione. Scegliendo un divano in pelle ad esempio doneremo un tocco più raffinato all’ambiente ma di conseguenza i nostri margini di spesa lieviteranno inevitabilmente. Inoltre la pelle, non essendo un materiale traspirante, può diventare piuttosto scomoda in condizioni termiche poco favorevoli.

Il tessuto invece è un materiale più economico e traspirante, ma è decisamente meno resistente e meno elegante. Un’altra caratteristica tangibile del tessuto è il fatto che può essere igienizzato più efficacemente. Molti design, infatti, permettono di separare il rivestimento dal telaio e di porlo direttamente nella lavatrice, settando il programma di lavaggio indicato sull’etichetta del materiale.

Nella scelta del rivestimento è insita la definizione del colore o più combinazioni cromatiche che andremo a inserire nel nostro soggiorno. In questa operazione è necessario decidere quale sarà l’anima visiva del nostro sofà e quale rapporto avrà con le altre componenti dell’ambiente. Potremmo decidere, ad esempio, un colore di contrasto alle sfumature cromatiche dominanti, oppure optare per la continuità con le tinte presenti nella stanza. L’importante è calibrare la decisione su un principio di armonia complessiva, donando il giusto equilibrio a una composizione complessa e variegata come quella del soggiorno.

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